Perché
Il termine post-industriale può risultare sbrigativo per indicare le trasformazioni che sta vivendo l’impresa. Rende comunque l’idea che l’impresa non è più soltanto una organizzazione per produrre, ma è una “istituzione” nel senso che, oltre a prodotti e servizi, deve promuovere valori è ormai acquisito che la tradizionale mission dell’impresa, che ha connotazioni strettamente economiche, non è perseguibile efficacemente in assenza di una vision di impresa e cioè di una visione globale del mondo nel quale opera. Dalla sua vision, l’impresa ricava la propria “personalità” e quindi lo stile con cui si rapporta con le altre imprese, con le altre istituzioni e soprattutto con il territorio.
L’impresa post-industriale è strettamente interdipendente con il territorio in cui è insediata, con il sistema economico nazionale e internazionale, con la società e con il mercato globale. Questo comporta una serie importante di cambiamenti organizzativi. A questo proposito si stanno applicando e sperimentando modelli diversi, comunque tutti finalizzati a potenziarne la credibilità, la visibilità, l’appartenenza e la legittimazione agli occhi dei clienti acquisiti o potenziali e soprattutto agli occhi degli stakeholders, che sono rappresentati da tutte le persone (soci, clienti, fornitori) e le istituzioni (amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria, operatori sociali) che direttamente o indirettamente hanno a che fare con essa.
Il successo di un’impresa dipende dalla regole che essa si dà per gestire questo sistema complesso di relazioni, regole che devono armonizzarsi con la legislazione ufficiale, statale, locale e internazionale. Di qui la grande domanda di servizi giuridici che proviene dalle imprese, le quali tendono spesso ad affidare in outsourcing la funzione legale o sono costrette a incrementare gli organici dei propri uffici legali interni, dal momento che la legislazione che le riguarda ha assunto una complessità rilevante.
Si tratta, però, di una domanda che non è finalizzata soltanto a “mettere in regola” l’impresa, ma anche ad assicurarle i vantaggi di competitività, produttività, immagine, che dall’applicazione delle norme l’azienda deve ricavare. Per cui l’esperto legale di impresa deve conoscere le esigenze produttive ed economiche che le diverse normative governano. Le imprese cercano un profilo professionale più in linea con le dinamiche economiche di oggi.
Un corso di laurea in servizi giuridici per l’impresa, impostato su una concezione aggiornata dell’azienda di oggi, risponde a una reale esigenza, dal momento che dalla chiarezza delle regole e dall’efficacia della loro applicazione ogni attività economica ricava certezze operative e risultati duraturi. L’economia globale ha ormai definitivamente dimostrato che l’assenza di regole è controproducente.
Per chi
Il corso di laurea in servizi giuridici per l’impresa è destinato ai giovani che coltivano interessi giuridici riferiti al mondo economico, con particolare riferimento allo sviluppo delle imprese e dei sistemi economici, alle dinamiche dell’economia globale. Può interessare i responsabili legali delle imprese, i professionisti e gli studi legali che intendono diversificare la loro attività nel campo dell’impresa o sono interessati a forme di consulenza legale alle imprese o a gestire in outsourcing funzioni legali per le aziende.
Come
I percorsi formativi (curricula) che il corso può offrire riguardano una molteplicità di aspetti specifici, per cui, oltre a una preparazione giuridica di base, vengono offerte agli studenti opportunità di apprendimento e di esperienza pratica in ambiti diversi, con particolare riferimento a quelli oggi più richiesti: rapporti con la pubblica amministrazione, rapporti internazionali, sicurezza, ambiente, personale.
Si prevede di dare ampia possibilità agli studenti di fare esperienze di stage e di tirocinio in studi legali, negli uffici della pubblica amministrazione, nelle imprese del terzo settore, che si stanno rivelando particolarmente dinamiche a fronte di una esperienza giuridica non ancora consolidata.
Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari almeno al 60 per cento dell’impegno orario complessivo, con possibilità di percentuali minori per singole attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.
Prospettive di ricerca
L’evoluzione storica dei modelli organizzativi dell’impresa in rapporto all’evoluzione della legislazione ad essa attinente sono un tema di ricerca originale per comprendere lo sviluppo del capitalismo fino al modello oggi dominante. Per non dire della vasta problematica riguardante i rapporti tra legge ed economia e i riflessi sociali ed economici che ne derivano, indispensabile per la promozione di una cultura di impresa adeguata al contesto in cui oggi le aziende operano. Anche l’evoluzione giuridica delle imprese del terzo settore è di grande attualità, trattandosi di soggetti economici nuovi.
Da tempo si sono avviate ricerche, ma c’è ancora molto da fare, sulla questione critica del rapporto dell’impresa con la pubblica amministrazione, con il territorio di riferimento, con le altre imprese, dal momento che diventa sempre più evidente che una aggiornata strategia di marketing deve avere una forte connotazione territoriale.