Il laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche, previa iscrizione alla sezione B dell’Albo Professionale degli Psicologi, può svolgere (sotto la supervisione di uno psicologo iscritto alla sezione A dell’Albo) la professione di Dottore in Tecniche Psicologiche nei termini previsti dalla legge (DPR 328/01 e L 170/03), ovvero nel settore delle tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro e nel settore delle tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità.
Formano oggetto dell’attività dei Dottori in Tecniche Psicologiche:
- la partecipazione a progetti per la promozione dello sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale;
- interventi di tipo psico-educativo e attività di promozione della salute, di modifica dei comportamenti a rischio, di inserimento e partecipazione sociale;
- interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilità, deficit neuropsicologici, disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze;
- interventi diretti a sostenere la relazione genitore-figlio e a sviluppare reti di sostegno;
- applicazione di protocolli per l’orientamento professionale, per l’analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle risorse umane;
- utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l’analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell’interazione sociale, dell’idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;
- collaborazione nella costruzione, adattamento e standardizzazione di strumenti di indagine psicologica.
Gli sbocchi professionali concernono principalmente l’attività professionale di tipo psicologico, in strutture pubbliche e private, nelle istituzioni educative, nelle imprese e nelle organizzazioni del terzo settore.