Nel panorama nazionale, la figura dell’educatore del servizio domiciliare risulta particolarmente innovativa, benchè in linea con modalità di cura ed educazione della prima infanzia (3-36 mesi), diffuse già dagli anni ’70, in altri paesi europei.
L’innovatività di tale professione deriva da una capacità di educare in un contesto non istituzionale, fuori da quei circuiti storicamente riconosciuti come pedagogicamente validi.
Ogni educatore che possa mettere a disposizione una casa costituisce, pertanto, un servizio a sé che, se pur sotto la tutela di un ente gestore, manifesta la propria dimensione imprenditoriale, finora sconosciuta negli ambiti educativi.
Una figura nuova, dunque, che richiede un percorso formativo adeguato e rigoroso per permettere l’acquisizione delle competenze professionali necessarie per garantire un agire rispettoso dei bisogni dei bambini affidati.
Lo svolgimento del modulo, dalla durata annuale di 600 ore comprensive di 288h di teoria, 300h di tirocinio e 12h per l’esame finale, avverrà per la parte teorica in modalità on-line, con momenti laboratoriali, mentre il tirocinio sarà effettuato in modalità presenziale presso asili nido scelti dai corsisti.
Il superamento dell’esame finale farà acquisire la qualifica di educatore del servizio domiciliare, immediatamente utilizzabile: una nuova occupazione alternativa che permetterà di conciliare il ruolo di madre con quello di educatore, ossia di allevare ed educare il proprio figlio contemporaneamente agli altri bambini che si ospiteranno in casa.