Il coding a scuola permette la formazione di alunni orientati all’informatica e alle nuove tecnologie, al passo coi tempi.
I corsisti imparano a programmare inserendosi nel mondo digitale come creatori/programmatori. Il coding è “l’inglese dei nostri giorni”, la società deve essere orientata a nuove sfide, a nuovi approcci, ad una nuova tipologia di problem solving, incentrata sul Coding.
Il docente ha un ruolo importantissimo, deve dare i giusti stimoli giusti e fornire le principali nozioni affinché gli alunni possano imparare e comprendere questo nuovo tipo di linguaggio ed usare la tecnologia in modo consapevole.
Il coding si applica in modo facile ad ogni disciplina e si può adattare a ogni percorso o progetto trasversale in qualunque grado e ordine di scuola. Il coding senza l’utilizzo di strumentazioni informatiche (unplugged) è adatto anche per la scuola dell’infanzia.
Il coding stimola l’interesse degli allievi e li aiuta ad apprendere in un clima ludico, dove il gioco diventa la vera motivazione per imparare. Saranno poi i docenti a sostenere e supportare questo processo di insegnamento-apprendimento.
- La Legge 107/2015 parla di “sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro”.
- Sempre la stessa Legge, al comma 56 dispone: “al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga”.