La malattia oncologica, dopo l’intervento chirurgico, che spesso è notevolmente mutilante, durante e dopo la chemio e la radioterapia, è spesso causa di un grave malessere, di depressione, di ansia, di tristezza per il paziente. L’oncologo, pur essendo oggi più attento anche a tutto questo, ha come obiettivo primario la cura fisica del paziente, sottovalutando spesso aspetti che, pur secondari quoad vitam, sono importantissimi per la percezione di sé del paziente e per la sua vita di relazione. Soprattutto oggi, con l’assunzione a lunghissimo termine di farmaci anticorpali antitumorali, gli effetti delle terapie si prolungano per molti anni modificando profondamente l’immagine di sé.
Riteniamo che sia importantissimo che il paziente non si senta solo nell’affrontare anche questi problemi e che sia accompagnato nel percorso di ricostruzione e di accettazione di un nuovo sé. La cura dell’immagine, oltre che degli effetti collaterali della terapia, è un momento di vitale importanza e di rinforzo positivo per continuare ad affrontare un percorso lungo e faticoso e una “personale guerra” contro la morte.
La “terapia estetica”, la “terapia della nutrizione”, la “terapia dello stile di vita”, “la terapia della postura” come supporto alla terapia antineoplastica: si ricostruiscono menomazioni con la chirurgia estetica, intanto si ricostruisce l’immagine di un “sé diverso” con interventi multidisciplinari che “disegnano” un nuovo paziente la cui vita è irrimediabilmente cambiata dopo l’esperienza ela cui psiche è stata segnata dalla presa di coscienza della propria fragilità. Nei percorsi di studio di medici e infermieri questi aspetti non vengono affrontati. Il master di estetica oncologica offre nozioni cliniche sulle tecniche chirurgiche utilizzate nei pazienti oncologici sia con finalità estetiche che funzionali: L’utilizzo di queste tecniche permette, di migliorare la qualità di vita e tutelare la dignità e l’identità della persona. Inoltre questo master, rivolto agli infermieri è estremamente innovativo perché va a valorizzare la figura che in realtà rimane più a lungo vicino al paziente e il cui parere diventa sempre più richiesto, al di là degli aspetti terapeutici, propri dei medici. Sviluppare conoscenze per riuscire a dare un vero sostegno, magari per lungo tempo è una delle “mission” della professione infermieristica.
Corsi di laurea di afferenza
Il master è rivolto a chi ha conseguito il diploma di laurea triennale ai sensi del d.m. 509/99 e del d.m. 270/04, preferibilmente in Scienze infermieristiche o titolo equipollente.